- Origini e caratteristiche dello haiku: Lo haiku è una forma di poesia breve nata in Giappone nel XVII secolo, derivata dal genere waka o tanka. È composto da tre versi di 5, 7 e 5 more, e richiede una grande sintesi di pensiero e d'immagine. Lo haiku esprime le suggestioni della natura nelle diverse stagioni, usando un riferimento stagionale (kigo) e una cesura semantica (kireji).
- Il kigo e il saijiki: Il kigo è una parola che indica la stagione in cui viene composto o a cui si riferisce lo haiku, e costituisce il tema principale del componimento. Il kigo può essere un animale, una pianta, un evento, una tradizione o altro, purché evocativo della stagione. In Giappone esistono dei cataloghi chiamati saijiki che raccolgono tutti i possibili riferimenti stagionali, divisi in sette sezioni convenzionali.
- Il kireji e il salto logico: Il kireji è una parola che segnala una rottura o un capovolgimento di significato nel testo dello haiku, creando un contrasto o una sorpresa tra le immagini evocate. Il kireji può essere espresso da un segno di interpunzione o da una particolare categoria di parole giapponesi non traducibili in italiano. Il salto logico prodotto dal kireji è spesso indice della riuscita di un haiku, e può essere visto come una forma di anti-sillogismo o di innovazione poetica.
- L'haiku come meditazione interiore: Lo haiku non è solo una poesia descrittiva, ma anche una forma di contemplazione e di comunione tra uomo e natura. Lo haiku riflette lo stato d'animo del poeta, che si immedesima nelle cose e ne coglie il senso profondo. Lo haiku richiede un lungo e faticoso processo di creazione, che parte da uno spunto casuale e affettivo e si trasforma in un'illuminazione originale.
- I sentimenti dello haiku: Lo haiku esprime una varietà di sentimenti legati alla natura e alla vita, usando termini specifici della tradizione giapponese. Alcuni di questi sono: sabi, la solitudine e la patina delle cose antiche; wabi, la semplicità e la frugalità; mono no aware, la nostalgia e il rimpianto per il tempo che passa; yūgen, il fascino misterioso e profondo delle cose; karumi, la leggerezza e la semplicità; shiori, la delicatezza e l'empatia.
- Lo haiku in Italia: Lo haiku è arrivato in Italia alla fine dell'Ottocento, grazie all'interesse per la cultura giapponese e alle traduzioni di poesia orientale. Tra i primi a cimentarsi con lo stile haiku ci fu Gabriele D'Annunzio, che scrisse delle poesie seguendo la metrica del tanka. Alcuni studiosi hanno notato anche delle analogie tra lo haiku e la poesia ermetica di Giuseppe Ungaretti, che però negò di averne subito l'influenza.
Benvenuti in "Haiku in Italiano" il rifugio digitale dove ogni haiku è un soffio di bellezza e contemplazione. Qui le parole sono più di semplici suoni: sono pennellate di emozioni che dipingono l'infinito cielo della creatività. In questo angolo di quiete, celebriamo l'antica arte dell'haiku, una forma poetica giapponese che cattura l'essenza di un momento con solo diciassette sillabe. Ogni haiku è un invito a fermarsi, a osservare e a sentire il battito del mondo intorno a noi.
lunedì 15 aprile 2024
Conosciamo l’haiku
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Mondo haiku: Curiosità dal globo
Pino Pace, nel suo libro per bambini intitolato "Come un germoglio di bambù" (pubblicato da Marcos y Marcos), porta i lettori alla...
-
L'haiku è una forma di poesia giapponese che cattura un momento in soli tre brevi versi. Caratterizzato dalla sua semplicità, profondit...
-
Matsuo Bashō, nato Matsuo Munefusa nel 1644, è uno dei poeti più celebri del Giappone, noto per aver elevato l'haiku a una forma d'a...
-
Ogni giovedì nelle rubrica “Da frasi celebri a versi brevi” ispirandoci a una celebre frase tratta da un libro, daremo vita a un haiku. Inv...
Nessun commento:
Posta un commento